La nostra avventura alla scoperta delle Turk and Caicos prosegue…
Da Salt Island siamo approdati a Grand Turk, dove si trova Cockburn Town, la capitale delle Turk and Caicos. La capitale? Allora ti aspetti un’isola dove i ritmi sono frenetici, il traffico intenso e ogni angolo che pullula di attività. Be’, niente di tutto questo…. Anche qua regnano ovunque una pace e una tranquillità di altri tempi! E sembra proprio di essere stati trasportati dalla macchina del tempo agli inizi del 1800, quando queste isole erano la capitale nella produzione del sale. Affascinante passeggiare nelle strette viuzze dove ancora si possono osservare le dimore di quelli che erano i proprietari delle saline, eleganti case in legno con verande che si affacciano sul mare o su giardini rigogliosi di buganvillee, con i loro piccoli magazzini del sale testimonianza di un passato ormai lontano.
Adesso le saline sono state abbandonate e l’economia si basa principalmente sul turismo. Le enormi navi da crociera che ancorano di fronte alla bellissima Governor Beach non hanno però certo lo stesso fascino di quello che dovevano avere i carretti trascinati dai simpatici asini, animali che ancora oggi scorrazzano liberi per l’isola diventandone il simbolo.
Mollati gli ormeggi da Grand Turk eccoci a South Caicos. L’isola in se non ha nulla di particolare, a parte l’acqua cristallina e una bella e lunga spiaggia raggiungibile a piedi, ma la sua posizione si che è speciale: si trova proprio all’inizio del famigerato Caicos Bank! È un’emozione guardare all’orizzonte e vedere solo acqua chiara! Per miglia e miglia la profondità non supererà mai i 4 metri. Stiamo parlando di una superficie di 250 kilometri quadrati, visibile perfino dallo spazio! Ovviamente quello che è uno spettacolo paesaggisticamente parlando, diventa però un problema quando si tratta di dover attraversare il banco con una barca come Mi Akumal, con la sua chiglia che pesca 2 metri e 10 (…in questi casi anche i centimetri fanno la differenza!!!!!!).
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