Salt Island – Turk and Caicos

185 miglia percorse in 29 ore e 15 minuti…abbiamo salutato Samana alle 6 del mattino, il sole non era ancora sorto e abbiamo iniziato la nostra luuuunga navigazione verso la prima piccola e disabitata isola delle Turk and Caicos.
È stata una traversata non facile, lunga e…piovosa. Il vento non è stato un problema: contro solo le prime tre ore per uscire dalla immensa e profonda Bahia de Samana, che ci ha visto costretti ad accendere il motore, costante sui 20 nodi al gran lasco il resto della traversata. Il mare invece ci ha tormentato con onde disordinate che facevano ballare la barca in modo non confortevole. E poi i groppi…puntuali appena è calato il sole per rendere la traversata in notturna ancora più movimentata…e decisamente umida…
Comunque alle 11:15 del giorno dopo, sotto un bellissimo sole, le vele sono state abbassate, l’ancora è stata calata e Mi Akumal, ma soprattutto il suo equipaggio, si sono potuti rilassare di fronte alla prima isola delle Turk and Caicos: Big Sand Cay. A darci il benvenuto un’acqua trasparente e dai colori strabilianti e una spiaggia bianca e deserta. Be’…diciamo che ne è valsa la pena!!!

Una bella dormita ristoratrice ed eccoci pronti a salpare ancora, questa volta per la vicinissima Salt Cay. Forse non sono una velista ma è una meraviglia poter navigare per sole due ore, con mare calmo e sole caldo!!!
E finalmente dopo tre giorni abbiamo “baciato terra”!
Salt Cay è il nostro primo vero assaggio di Turk and Caicos e ci è decisamente piaciuto! L’ho soprannominata “L’isola addormentata”. Da un lato il mare, con le sue incredibili sfumature e la sua trasparenza, dall’altro le vecchie saline dove fino al 1964 si produceva il sale, fonte di ricchezza di un tempo, in mezzo l’unica e sola strada che unisce la scuola, la chiesa, il ristorante e le poche case delle 85 persone che hanno deciso di vivere qua…insieme ad un nutrito gruppo di asini!!!

Tutto è calma, tutto è quiete, ma nonostante ciò si respira energia…la tipica energia racchiusa in quei luoghi dove la pace è una scelta di vita e non una conseguenza legata all’abbandono.
Tutti salutano, tutti sorridono, tutti ti aiutano come possono, in giro con le loro biciclette e le golf cart.
I negozi qua non hanno orari…come ci ha detto un “belonger”:se vedi che è aperto significa che non è chiuso…non fa una piega!!!

Questo slideshow richiede JavaScript.

Questa voce è stata pubblicata in News e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento